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First

La Nike Country Retreat nasce come luogo di riconciliazione tra l’umano e il mondo, un parco neoetico dove si intrecciano arte, architettura, natura e cultura. L’idea fondante prende forma attorno a un concetto preciso: l’interpretazione, intesa secondo la visione di Emilio Betti, come ponte invisibile tra chi crea, ciò che è creato, e chi fruisce.
Second
In questo spazio, il visitatore è invitato a sospendere il tempo quotidiano, a distaccarsi dal rumore del mondo per entrare in una dimensione altra. Un universo dove ogni elemento — un casale, una scultura, un sentiero nel bosco — è carico di significato, pronto a essere compreso e ri-significato. Qui interpretare significa vivere, e vivere significa anche cambiare, riflettere, far proprio il senso originario di un’opera per generare nuova etica, nuova coscienza.

Third

Il parco si articola su un’area ellittica che abbraccia due mezze colline, suddivisa in quattro macro aree:
1. Il Casale – un edificio rurale con mattoni a vista e coppi di recupero, sede del bistrò e della piscina.
2. La zona produttiva – dove si coltivano olio e vino secondo pratiche rispettose del paesaggio.
3. Il Parco – con anfiteatro, il Lago delle Ninfei, un sentiero nel bosco e la palafitta immersa nella vegetazione.
4. La zona sportiva – con il campo da tennis incastonato nel verde.
Fourth
Tutti questi elementi sono legati da un fil rouge ermeneutico: ogni passo, ogni sguardo, ogni esperienza richiama un dialogo tra pensiero e materia, tra passato e presente, tra sé e l’altro. Così prende vita la Nike Country Retreat, un’opera da abitare, sentire e reinterpretare.

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